Storia

Il nostro nome

01.jpg
Il nome Pflegerhof appare la prima volta nell´anno 1715, anche se la sua esistenza risale a diversi secoli
 
 

Il Pflegerhof prima del 1982

02.jpg
Il nome Pflegerhof appare per la prima volta intorno al 1715. La famiglia Mulser ne ha trovato la prova nelle lavorazioni di legno della vecchia stube (sala da pranzo dove si trova la stufa a legna) del maso. A quel tempo questo maso faceva parte del Castel Rovereto che si trova nelle vicinanze.
 
 

Il maso visto dalla valle

03.jpg
Foto di Hugo Atzwanger, 1941
 
 

Castel Rovereto

04.jpg
Il castel Rovereto, vicino al Pflegerhof, risale probabilmente al 12 esimo secolo: sembra che fosse un posto di guardia per Castelvecchio.
 
Il nome Aichach potrebbe indicare le querce che crescono intorno al maso, si deduce dal nome italiano castel Rovereto, poiché rovere e quercia sono sinonimi.
 
 

Il nome Pflegerhof

La costruzione che porta il nome Pfleger o Pflegerhof si trova in diversi paesi dell’Alto Adige, di solito vicino ad una fortezza o a una rovina.
 
Questa piccola dimora un tempo serviva per alloggiare il personale del castello, anche la servitù infatti viveva lì, accanto ai nobili.
 

05.jpg

 

Coltivazione biologica di erbe al Pflegerhof

 
La famiglia Mulser dal 1980 ha scelto una conduzione del maso a carattere biologico, infatti già dal 1982 vengono coltivate erbe per una passione iniziale di Martha Mulser.
 
Successivamente il maso si è sviluppato su un modello di business in Italia e all’estero, sia per la coltivazione di erbe sia per la creazione di posti di lavoro a diverse persone. Anche studenti e scolari hanno la possibilità di fare un tirocinio per conoscere le erbe. Si tratta inoltre di un’operazione pioneristica: questo é il più grande e versatile maso di erbe della regione. Da una piccola fattoria di montagna con mucche, capre e pecore nel corso degli anni si è trasformato in un paradiso officinale.
 
… la storia della coltivazione di erbe sul maso erboristico, racconta di Martha Mulser…
 
Diagonal Background Strip
back to top